A ra carṣerâe

La comunicazione orale è lo strumento che da sempre permette all'uomo di tramandare la sua storia: per secoli, infatti, la scrittura è stata un privilegio di pochi e gli usi, i costumi e le tradizioni di un popolo si tramandavano attraverso i racconti, attraverso la lingua.In Italia, ogni regione, addirittura ogni comunità aveva la sua lingua: il dialetto.

Prima che fosse scelto l'italiano quale lingua nazionale, il dialetto era, e a nostro parere ancora è, l'espressione di quel popolo, di quella comunità. E' un po' come un abito fatto su misura, fa parte del bagaglio culturale di ognuno ed è il più evidente segno di appartenenza ad un certo luogo e ad un certo tempo. Identifica e colloca le persone nel posto preciso della loro storia.

L'importanza del dialetto sta nel fatto che è vicinissimo alla vita quotidiana e verace della gente e rappresenta una diversità di radici storiche, di culture, di esperienze umane che crediamo non debba andare perduta.

Purtroppo, con l'avvento della scolarità e l'elevarsi del grado di istruzione, il dialetto è stato sempre più abbandonato e sta via via scomparendo. La lingua nazionale è l'italiano e, ad essa, è diventato importante affiancare l'inglese o altre lingue straniere che permettono di stare al passo con il nostro mondo globalizzato.

Ovviamente è importante conoscere l'idioma nazionale come strumento di comunicazione, ma la diversità socio-culturale fra le diverse comunità è una ricchezza che crediamo vada mantenuta, difesa, valorizzata e divulgata.

E' innegabile che il dialetto possieda una forza espressiva e descrittiva genuina, è lo strumento che meglio esprime sentimenti, valori, culture, speranze. Amare il dialetto, usarlo nel quotidiano, insegnarlo ai propri figli, significa amare se stessi, significa essere possessori di una grande eredità: l'eredità della propria storia.

Anche Viguzzolo ha il suo dialetto, la lingua che rappresenta la nostra etichetta e le nostre radici, il mezzo che identifica tutto: i soprannomi, i rioni, le località, ma i bambini e i giovani non lo parlano quasi più e man mano che gli anziani se ne vanno, una parte di esso se ne va con loro.

Il maestro Mario era ben consapevole di tutto questo e per nostra fortuna ha sempre coltivato la "nostra lingua" e ha iniziato un progetto importantissimo: ha compilato un dizionario dialettale, il nostro! Nel volume "aria 'd cà nostrâe" in ordine alfabetico ha raccolto moltissimi vocaboli, frasi idiomatiche, proverbi e rime dialettali viguzzolesi.

Ed ecco nascere il nostro progetto "A ra carṣerâe", che in italiano sarebbe la traccia lasciata dalle ruote, specie nelle strade sterrate. Siamo infatti un gruppo di amici biṣgulè che ha deciso di ripartire proprio dalla traccia lasciata da Mario, trasformando quello che è stato uno dei suoi traguardi, nel nostro punto di partenza. L’intento è quello di rendere “immortale” la pronuncia dialettale, sfruttando le nuove tecnologie che permettono di rendere tutto fruibile al semplice click di un mouse.

Abbiamo deciso il "come fare", abbiamo individuato lo strumento informatico che abbiamo ritenuto più idoneo, ci siamo divisi i compiti ed ognuno di noi ha fatto la sua parte. Il risultato è un portale a cui chiunque potrà accedere per ascoltare la pronuncia di ogni singolo vocabolo o frase idiomatica presente sul libro di Mario, scoprendo anche il significato di ognuno di essi.

Ma il lavoro non è terminato... anzi diciamo che u lavù u va avâenti, perché, come detto, questo è, per noi, un punto di partenza. Il sogno è quello di implementarlo, col contributo di tutti i Biṣgulè che desiderino sostenere questo nostro progetto diventandone parte attiva, e farlo diventare l'imperitura testimonianza di ciò che siamo stati e che siamo... Biṣgulè!

Cinzia Rescia